23/02

La giornata inizia presto, l’appuntamento è a Palazzo Te, dove Zana viene subito rapita dalla magnificenza del luogo. Lorenzo Bonoldi, guida turistica, ci accoglie e inizia ad accompagnarci raccontandoci dettagli della storia dei Gonzaga e del Palazzo in modo appassionato, Zana fa domande sulla mitologia e sulle storie che si celano dietro gli affreschi di Giulio Romano. Assorbe ogni parola, ascolta i segreti che ci racconta Lorenzo, in cerca di trame e connessioni. Due ore passano in fretta, l’impressione, per noi e per Zana, è che non sono sufficienti. 

Si fa ora di pranzo, alcuni membri dello staff di Palazzo Te si uniscono a noi. il racconto sul Palazzo continua: questa volta è Baia Curioni, il direttore della fondazione, ad affascinarci con le sue parole. Con Zana parla del villaggio da cui viene l’artista, della storia del Sudafrica, delle piante che da secoli vengono usate per curare e per nutrire le persone, una tradizione antica che il suo popolo porta avanti ancora oggi.

Si torna subito in ufficio: alle 15.30 ci attende un incontro con Emanuele Salamin, project manager del C-Change per il Comune di Mantova.

Il pomeriggio lo teniamo per una passeggiata a Lunetta; Lavinia ci accompagna raccontandoci la nascita del progetto Without Frontiers, che colora il quartiere con opere di arte urbana su 46 muri. Zana è estasiata. 

Quando il sole inizia a calare ci avviciniamo alla Biblioteca Papillon di Lunetta: l’associazione Papillon nasce nel 1998 con lo scopo di tenere aperta la Biblioteca del quartiere ed è gestita da volontari come Stefano Sabbadini, che ci racconta come questo centro sia l’unico punto di riferimento letterario di Lunetta. Lì i ragazzi vanno a studiare e molte associazioni trovano spazio per incontrarsi, tenendo viva la cultura.

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